Elenco sardi nelle foibe (A-F)

La tragedia delle foibe è una pagina di storia nazionale lasciata, per decenni, volutamente nell’oblio. A oggi, mancano liste e registri che potrebbero fornire un elenco ufficiale delle vittime, mancano dati che potrebbero far chiarezza sui luoghi di prigionia o di sepoltura dei dispersi. Le maggiori ricerche sono state svolte solo a partire dagli anni Novanta e, anche per questo motivo, gli elenchi attuali sono scarni, contradditori, imprecisi e soprattutto sono caratterizzati da due sinonimi ricorrenti: scomparso o disperso.

In questo articolo, e negli altri che seguiranno, si è cercato di riportare alla luce i nomi delle vittime sarde (o di origine sarda) incrociando quanti più dati possibili. Non compaiono, per ovvi motivi, tutti i sardi vittime dell’eccidio, ma soltanto quelli i cui nomi e i cui dati biografici sono risultati dalle ricerche online. Si è partiti da un elenco pubblicato dall’Unione Sarda (aggiornato nel 2002) che si è cercato di integrare con altre liste più o meno recenti. Laddove, nel nome, non siano presenti delle indicazioni specifiche, per le fonti si dovrà fare riferimento alle note presenti a fondo pagina.

Le brevi schede comprendono, di norma, oltre i dati biografici essenziali, quelli sulla residenza e sul mestiere o la professione. Nel caso il lettore sia a conoscenza di ulteriori dettagli, nei commenti alla pagina potrà integrare o chiedere di modificare eventuali inesattezze che, sicuramente, non mancheranno.

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Cognomi dalla A alla F

Addis Ugo Indo, nato il 22 maggio 1893 a La Spezia, impiegato postale a Trieste. Viene indicato come caporal maggiore della Guardia Nazionale Repubblicana o come squadrista della Brigata Nera Autonoma “Tullio Cividino” di Trieste. Venne prelevato dalla sua abitazione e deportato a Lubiana il 6 gennaio 1946; disperso.

Angius Efisio, nato il 20 maggio 1918 a Serri (CA), residente a Tarvisio (UD). Finanziere, scomparso il 26 ottobre 1944 a Plezzo (Slovenia).

Arceri Andrea, nato il 4 agosto 1909 a Marsala. Capitano del 1° Reggimento Milizia della Difesa Territoriale Trieste, ucciso il 31 maggio 1945 a Trieste (senza tomba).

Atzori Francesco, nato a Borore (NU) il 14 ottobre 1897. Maresciallo della Polizia di Stato alla Questura di Fiume. Venne arrestato insieme ai suoi colleghi dagli uomini dell’OZNA, il servizio segreto jugoslavo. Fucilato nel campo di Grobnico (Croazia) il 16 giugno 1945.

Baroli Giulio, nato a Tempio Pausania (SS) il 14 luglio 1900. Appuntato della Guardia di Finanza 6^Leg. Tolmino, scomparve il 30 settembre 1943 a Drenchia (UD).
[A Drenchia, al termine della Seconda Guerra Mondiale, vennero esumati i resti di 52 salme. E’ al locale presidio della Guardia di Finanza di questo Comune di 700 abitanti, ancora oggi italiano, che dovrebbero appartenere questi resti. Tra queste Guardie di Finanza dichiarate disperse, vi era anche Baroli Giulio.]
Nome non presente nell’elenco dell’Unione Sarda.

Biggio Giuseppe, di origine sarda, marò della Decima MAS, ucciso a Pola il 3 maggio 1945, dopo l’occupazione slava.

Boi Olindo, nato a Ballao (CA) il 30 aprile 1916, vice brigadiere della Guardia di Finanza. In servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, venne catturato il 2 maggio 1945 da truppe titine (O.Z.N.A ?) e deportato verso ignota destinazione. Giustiziato probabilmente i giorni successivi alla cattura.

Cabras Bruno (indicato Cabas), nato a Udine il 13 maggio 1926, residente a Gorizia. Milite del 4° Reggimento Milizia della Difesa Territoriale Gorizia, infoibato a Poggio Poggetto (GO) il 26 giugno 1944.

Campus Costantino, nato a Sorso (SS) l’8 settembre 1913, finanziere. Venne arrestato il 2 maggio 1945 a Trieste e deportato. Disperso.

Carboni Elvino, nato il 15 settembre 1899 in Croazia, residente ad Albona, barbiere. Fucilato (e/o gettato in mare a Santa Marina di Albona) il 5 ottobre 1943.

Caredda Eraldo, nato nel 1925 a Sassari, bersagliere. Venne fucilato nel lager di Borovnica (Slovenia) nel settembre del 1945.

Carta Giovanni Dario, di origine sarda, nacque a Fiume il 13 aprile 1925. Ufficiale della Guarda Nazionale Repubblicana, nel maggio del 1945 si trasferì a Trieste e si arruolò nella Polizia civile alle dipendenze del Governo Militare Alleato, dopo lo scioglimento delle formazioni militari della RSI. Il 24 marzo 1946, mentre era in servizio a un posto di blocco tra il Territorio Libero di Trieste e la zona B occupata dagli Slavi, fu catturato da truppe non regolamentari jugoslave con l’inganno e ucciso. Il suo corpo venne restituito soltanto alla fine del 1949 al Governo Militare Alleato di Trieste dietro pressanti insistenze. I suoi assassini vennero individuati e condannati.

Chessa Lorenzo, nato a Banari (SS), brigadiere della Polizia di Stato a Gorizia, arrestato da truppe non regolamentari jugoslave a Monfalcone (Go) il 3 maggio 1945. Disperso (probabilmente gettato nelle foibe del Carso).

Chessa Luigi, nato a Orune (NU) nel 1902, civile (gruista) residente a Monfalcone (GO). Scomparso nel settembre del 1943 a Fleana (Slovenia).

Chironi Antonio Francesco, nato a Nuoro il 17 luglio 1924, vice brigadiere della Guardia di Finanza. In servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, venne catturato il 2 maggio 1945 da truppe titine (O.Z.N.A ?) e deportato verso ignota destinazione. Giustiziato probabilmente i giorni successivi alla cattura.

Coghe Giuseppe Melchiorre, nato a Ghilarza il 5 gennaio 1911, vice brigadiere della Guardia di Finanza. In servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, venne catturato il 2 maggio 1945 da truppe titine (O.Z.N.A ?) e deportato verso ignota destinazione. Giustiziato probabilmente i giorni successivi alla cattura.

Conti Giovannino, della Polizia di Stato a Fiume, venne arrestato insieme ai suoi colleghi. Fucilato a Grobnico (Croazia) il 16 giugno 1945.

Conti Lidio, nato a Tigliole (?) il 21 febbraio 1923 (?). Finanziere, scomparve nel settembre del 1943 (o nel 1945). (Dati contrastanti).

Contu Antonio, finanziere, ucciso nel giugno del 1945. (Dati contrastanti).

Contu Giuseppe, nato a San Vito (CA) il 3 gennaio 1900, appuntato della Guardia di Finanza in Istria. Arrestato a Orsera (Pola) il 28 maggio 1945 e deportato verso ignota destinazione. Scomparso.

Corona Cosimo, geniere, arrestato a Pola il 13 maggio 1945, deportato in località sconosciuta.

Corrias Efisio, nato a Decimomannu (CA) il 23 febbraio 1906. In servizio presso il Distaccamento della Regia Guardia di Finanza di Buttrio, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 continuò l’attività di vigilanza in un magazzino di viveri e foraggi a Udine, opponendosi ai tentativi di razzie da parte di tedeschi e sloveni. Antifascista, nella notte tra il 25 e 26 settembre 1945, si unì, assieme ad altri 8 finanzieri (tra i quali il sardo Vincenzo Flore) ad una formazione partigiana slovena. Raggiunta Canebola (frazione di Faedis) attraverso le montagne, il gruppo, informato dal Comando Superiore Partigiano di una possibile fucilazione, capì di essere caduto in un’imboscata tesa da elementi avversi all’Italia. I finanzieri vennero poi divisi in tre gruppi e condotti rispettivamente a Brusnapece, a Lasiz e a Iasbane dove, nella notte tra il 26 e il 27 aprile, vennero fucilati e sotterrati. Individuate le località di sepoltura, nel luglio del 1945 si procedette all’esumazione delle salme. I corpi dei due finanzieri sardi, Corrias e Flore, vennero rinvenuti a Lasiz. Alla memoria di ciascuno dei 9 finanzieri è stata concessa, con D.P.R. in data 26 settembre 2012, la Medaglia di Bronzo al Merito Civile.

Cossu Giovanni, di Fontana del Conte (Fiume), residente a Villa del Nevoso (Fiume), impiegato. Ucciso dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Cossu Pasquale, nato a Nuoro il 3 marzo 1926, milite del 1° Reggimento Milizia della Difesa Territoriale Trieste. Arrestato il 5 maggio 1945 a Sistiana (frazione di Duino); scomparso.

Costa Francesco, nato a Trapani il 22 dicembre 1924. Marinaio della Decima MAS a Pola, venne ucciso il 9 giugno 1944 nell’isola di Lussino.

Costa Giovanni, nato a Bassano del Grappa l’1 agosto 1903, guardia ausiliaria della Polizia Repubblicana. Il 4 giugno 1945 si presentò alla caserma di via del Bosco per consegnare le armi, ma venne catturato dai soldati dell’esercito jugoslavo e deportato in un campo di prigionia. Il 6 gennaio 1946 risulta detenuto nelle carceri di Lubiana, con il numero di matricola 1703. Scomparso.

Costa Giovanni, nato a Bassano del Grappa il 20 giugno 1923. Guardia di Pubblica Sicurezza a Trieste, venne deportato il 4 maggio 1945. Risulta prigioniero a San Pietro Carso il 15 maggio 1945. Scomparso.

Cotza (o Cozza) Alberto, comandante, catturato a Pola venne deportato sulla motonave cisterna “Lina Campanella” nel maggio 1945. Scomparso.
[Episodio in parte trascurato dalla ricerca storiografica: alcune centinaia di persone prelevate dalle carceri di Pola, furono condotte sulla motonave “Lina Campanella”, nel porto della città. La nave salpò il 21 maggio e poco dopo la partenza, alle 11.30 del mattino, speronò una mina al largo della penisola istriana. I partigiani jugoslavi si misero in salvo salendo a bordo delle scialuppe di salvataggio e di un rimorchiatore, impedendo ai prigionieri di fare altrettanto. Circa 160 morirono nell’affondamento, i pochi superstiti vennero catturati e deportati all’interno della Jugoslavia. Pochi di loro tornarono].

Demontis Salvatore, brigadiere della Guardia di Finanza, in servizio nella provincia di Fiume nel maggio del 1945. Scomparso.

Deplano Giovanni, nato a Seui (NU) il 21 (o 28) maggio 1919. Militare della Guardia di Finanza, scomparve dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Disperso (probabilmente gettato nella foiba di Vines, ad Albona).

Deriu Antonio, nato a Bonorva (SS) il 9 maggio 1913, finanziere a Fiume. Dallo schedario della C.R.I. risultava “catturato a Fiume nel maggio del 1945 e internato a Cerquenizza”, mentre il Comune di nascita lo registrava come “disperso in data 8 settembre 1943 per eventi bellici”.

Dessì Eugenia, di origine sarda, nata a Ronchi dei Legionari (GO) il 29 agosto 1922, impiegata. Venne arrestata a Gorizia il 3 maggio 1945 e deportata tra il 7 e l’8 maggio dello stesso anno; scomparsa.

– Dessì Ignazio, nato nel 1918, carabiniere. Deportato da Gorizia il 2 maggio 1945; scomparso.

Detotto (o De Totto) Antonio Giuseppe, nato a Ozieri (SS) il 3 marzo 1900, maresciallo maggiore, comandante delle guardie carcerarie a Pola. Dallo schedario della C.R.I. di Trieste risulta arrestato a Pola il 6 maggio 1945.

Diana Alberto, nato a Montiano (GR) il 20 febbraio 1900, carabiniere a Fiume. Deportato nel maggio del 1945, probabilmente detenuto nel campo di Grobnico nel giugno dello stesso anno. Scomparso.

Fadda Giovanni, nato il 26 agosto 1904 a Nughedu San Nicolò. Appuntato della Guardia di Finanza a Trieste, fu arrestato nel maggio del 1945 a Trieste. Scomparso.

Fae Giuseppe, SOPRAVVISSUTO. Nacque il 19 agosto 1908 a Sassari, fu appuntato della Guardia di Finanza a Gorizia. Venne arrestato a Gorizia nel maggio del 1945, il 18 maggio dello stesso anno risulta prigioniero a Vipacco (GO). Viene erroneamente indicato come scomparso nell’elenco pubblicato dall’Unione Sarda, ma in realtà si salvò grazie all’aiuto della moglie, che riuscì a farlo fuggire. La coppia si imbarcò con i figli per la Sardegna e Giuseppe prese servizio a Orosei, per poi tornare nel paese di origine della moglie, Benetutti.
[Informazioni aggiornate grazie al gentile contributo della nipote Daniela F.]

Faedda Giovanni, nato a Ghilarza il 3 settembre 1889, maresciallo capo dei Carabinieri a Spalato. Ucciso (o disperso) il 30 settembre 1943.

Falchi Salvatore, brigadiere della Pubblica Sicurezza a Monfalcone (GO). Morì il 31 dicembre 1943 a causa di ferite di arma da fuoco a seguito di un agguato.
[Informazioni aggiornate grazie al gentile contributo dalla nipote Caterina F. ]

Farina Angelo, nato il 19 febbraio 1884 a Palermo, residente a Gorizia. Maresciallo di fanteria a riposo. Prelevato il 3 maggio 1945 da Gorizia, viene tradotto a Idria. Il 25 o il 27 maggio viene trasferito a Lubiana e il 3 ottobre 1946 risulta ancora prigioniero nella città slovena. Disperso.

Farina Ruggero, nato a Fiume il 28 luglio 1925, impiegato. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si arruolò nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale per la difesa della città. Fu fatto prigioniero a Mattuglie il 23 settembre 1943, nel corso di un combattimento contro partigiani slavi, e ucciso il 24 settembre dello stesso anno.

Fiore Agostino, nato ad Acri (CS) il 14 febbraio 1919, carabiniere. Arrestato a Gorizia il 5 maggio 1945. Scomparso.

Fiore Bruno, nato a Canosa di Puglia (BA) il 13 gennaio 1928, residente a Milano. Allievo ufficiale (Marò) della Decima MAS. Scomparso il 25 maggio 1945 nei pressi di Dubrovnik.

Fois Lucio, di origine sarda ma nato a Caporetto (Go) il 25 dicembre 1929, residente a Gorizia. Milite del 4° Reggimento Milizia della Difesa Territoriale Isonzo, venne catturato il 26 giugno 1944 sul Ponte di Piuma a Gorizia. Infoibato nella fossa di Poggio Poggetto (GO).

Flore Vincenzo, nato a Busachi (OR) il 23 luglio 1904. In servizio presso il Distaccamento della Regia Guardia di Finanza di Buttrio, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 continuò l’attività di vigilanza in un magazzino di viveri e foraggi a Udine, opponendosi ai tentativi di razzie da parte di tedeschi e sloveni. Antifascista, nella notte tra il 25 e 26 settembre 1945, si unì, assieme ad altri 8 finanzieri (tra i quali il sardo Efisio Corrias) ad una formazione partigiana slovena. Raggiunta Canebola (frazione di Faedis) attraverso le montagne, il gruppo, informato dal Comando Superiore Partigiano di una possibile fucilazione, capì di essere caduto in un’imboscata tesa da elementi avversi all’Italia. I finanzieri vennero poi divisi in tre gruppi e condotti rispettivamente a Brusnapece, a Lasiz e a Iasbane dove, nella notte tra il 26 e il 27 aprile, vennero fucilati e sotterrati. Individuate le località di sepoltura, nel luglio del 1945 si procedette all’esumazione delle salme. I corpi dei due finanzieri sardi, Corrias e Flore, vennero rinvenuti a Lasiz. Alla memoria di ciascuno dei 9 finanzieri è stata concessa, con D.P.R. in data 26 settembre 2012, la Medaglia di Bronzo al Merito Civile.

Frongia Giuseppe, nato a Gonnesa (CA) il 18 marzo 1900. Guardia scelta della Polizia di Stato a Fiume, fu detenuto nel campo di Grobnico (Croazia) dal 4 maggio 1945 e fucilato (sempre a Grobnico) il 14 giugno 1945 (altre fonti riportano la data del 16 giugno).
Alcuni elenchi di vittime riportano i nomi dei suoi tre figli e della moglie, uccisi il 30 novembre 1943 a Fiume. Peyrone Erminia (nata il 12 febbraio 1904 a Parma, casalinga), Frongia Arturo (nato il 17 maggio 1931 a Cuneo), Frongia Elisa (nata il 6 aprile 1935 a Savona), Frongia Giovan Battista (nato il 28 agosto 1938 a Savona). Non si hanno ulteriori dettagli.

Frongia Sebastiano, maresciallo della Guardia di Finanza a Fiume, prelevato dall’ospedale di Abbazia (Fiume) il 24 maggio 1945. Scomparso.

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Fonti principali:

6 pensieri riguardo “Elenco sardi nelle foibe (A-F)

  1. Gentile Silvia,
    sono la nipote di quel Falchi Salvatore presente nelle liste da lei pubblicate.
    Se può essere utile per la sua ricerca, nonno morì il 31/12/1943 a causa di ferite di arma da fuoco a seguito di un agguato.
    Dai ricordi di famiglia non mi risulta fosse stato operaio presso i cantieri navali ma brigadiere della Pubblica Sicurezza in quel di Monfalcone.
    Grazie e complimenti per il suo lavoro.
    Cordiali saluti
    Caterina Falchi

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  2. Gentile Caterina,
    grazie mille per il prezioso contributo, ho già provveduto ad aggiornare le informazioni presenti.
    E’ sempre un piacere ricevere un riscontro su ciò che si scrive, e lo è ancor di più quando si ricevono nuovi dati che arricchiscono il lavoro svolto.
    Grazie ancora.

    Cordialmente,
    Silvia.

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  3. Grazie a lei.
    La ricerca e la scrittura sono arti impegnative e molte volte complicate, è giusto che vengano riconosciute.
    Un caro saluto
    Caterina

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  4. Gentile Silvia,
    Sono la nipote di Giuseppe Fae, appuntato della Guardia di Finanza a Gorizia. Mio nonno fu arrestato, ma mia nonna riuscì a farlo scappare e si imbarcarono per la Sardegna con i loro due figli.
    Masala Pietro di Nule, era con lui e morì nel campo di prigionia.
    Prese servizio a Orosei per poi tornare nel paese di origine di mia nonna, Benetutti. Ebbero altri due figli. Uno di questi è mio padre.
    È morto per cause naturali nel 1986.
    Grazie e cari saluti .
    Daniela.

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  5. Gentile Daniela,
    felicissima per il lieto fine di questa storia, ho aggiornato immediatamente la scheda inserendo alcune note del suo commento.
    Grazie mille per la sua preziosa testimonianza che aiuta a far luce su questa vicenda ancora così poco conosciuta.
    Cordialmente,
    Silvia

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