In base alle informazioni reperite nelle varie documentazioni, i caduti della Prima guerra mondiale originari e/o residenti nel Comune di Villaputzu sono 53. Questo numero comprende anche tre lavoratori civili militarizzati.
Il paese vanta due decorati di Medaglia d’Argento al Valor Militare: dott. Aurelio Congiu (azione svolta sul monte Ortigara il 17 giugno 1917) e Severino Porcu (Busa d’Orso, 24 giugno 1917).
I caduti più giovani sono Emanuele Agus, Felice Mulas e Luigi Murrau. Avevano solo 19 anni. Tra i caduti più “anziani” si contano due operai militarizzati, Emanuele Pisu di 56 anni e Giuseppe Mura di 41 anni, e due soldati, Domenico Porcu ed Efisio Marongiu, rispettivamente di 39 e 37 anni.
Nel primo anno di guerra persero la vita otto militari. Maurizio Lecca, combattente in Libia, fu il primo a essere dichiarato disperso l’8 luglio 1915. Il primo a cadere in territorio italiano fu Beniamino Madeddu il 12 agosto 1915, ad appena tre mesi dall’inizio del conflitto. Il 1917, l’anno più drammatico per l’Europa e anche per l’Italia che dovette affrontare la disfatta di Caporetto, segnò il più alto numero di decessi con ben venti vittime. L’ultimo soldato a cadere in combattimento fu Giovanni Porcu deceduto il 20 giugno 1918, nella Seconda battaglia del Piave. Dopo di lui, nei mesi e negli anni successivi morirono altri militari, ma per cause riconducibili alle malattie contratte in trincea o nei campi di prigionia.
Almeno trenta soldati villaputzesi morirono a causa delle ferite riportate nei combattimenti o per fatto di guerra, diciotto per malattia, uno a seguito dell’affondamento del piroscafo “Minas”, uno per azione di gas asfissianti e uno per atto suicida.
Per molti soldati non si è riusciti a reperire informazioni certe circa il luogo della sepoltura attuale.
Sappiamo con sicurezza che sette persero la vita nei campi di prigionia e oggi riposano nei sacrari militari all’estero. I cimiteri noti sono quelli di Jindrichovice (Repubblica Ceca), Varsavia (Polonia), Miskolc (Ungheria), Monaco di Baviera (Germania) e Milovice (Repubblica Ceca).
I caduti villaputzesi che riposano in territorio italiano sono in parte inumati nel Sacrario monumentale di Redipuglia, almeno otto sono quelli rinvenuti nella lista cimiteriale.
Due riposano nel Cimitero monumentale di Milano, due nel Tempio Ossario di Udine, due nel Cimitero di Bonaria a Cagliari, due nel Sacrario di Pocol. Un militare nella Cappella Ossario di Sondrio, uno nel Sacrario del Montello, uno nel Sacrario di Asiago e uno nel Cimitero di Verona. Due soldati, deceduti dopo la fine della guerra a causa di malattie contratte sul fronte, con tutta probabilità sono stati sepolti nel cimitero di Villaputzu.
Per quel che riguarda i militari scomparsi all’estero per ferite riportate in combattimento, uno, oggi, riposa nel cimitero di Salonicco (Grecia).
Per altri si hanno informazioni, laddove presenti nel certificato di morte, solo riguardo al luogo della prima sepoltura.
Anche a Villaputzu i Reggimenti di fanteria che contarono più vittime furono quelli della Brigata Sassari. Il 151° registrò quattro caduti, ma fu il 152° a contare il maggior numero di vittime, otto.
Si segnalano, infine, due famiglie che nel corso del conflitto persero due figli sacrificati per la Patria: la famiglia Magai (o Magari) con Priamo e Angelo, fratelli morti a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro, e la famiglia Seu, con i soldati Eugenio e Serafino, il primo deceduto nel 1915, il secondo nel 1918.
Dalle pagine degli archivi relativi a questi anni si possono evidenziare tre episodi interessanti, attinenti all’ambito militare, accaduti in questo Comune.
Il primo avvenne il 12 novembre 1918, con la segnalazione da parte del 1° Distaccamento Artiglieri di Porto Corallo del decesso di Torriano Evasio, soldato del 27° Reggimento artiglieria da campagna, distretto militare di Casale Monferrato, nato a Balzola l’11 gennaio 1889. Nell’Albo d’oro il soldato, indicato come appartenente al 3° Reggimento artiglieria da fortezza, avrebbe perso la vita a causa di un infortunio, ma dalle informazioni presenti nell’atto di morte il militare si sarebbe suicidato.
Lo stesso giorno venne rinvenuto nelle acque di Cala Murtas il corpo di una persona sconosciuta, probabilmente, si legge nel registro degli atti di morte, facente parte dell’equipaggio di un piroscafo americano silurato, il “Suranta New York” (è possibile che il nome annotato dall’Ufficiale dello stato civile contenga errori di trascrizione). Il cadavere, irriconoscibile per lo stato di avanzata decomposizione, suggeriva una persona agiata, di età media, alta e robusta.
L’ultimo episodio, non direttamente collegato ai fatti della Grande guerra ma comunque degno di nota, è il decesso di Giovanni Vacca, in forza alla Guardia di Finanza, nato a San Vito (CA) il 18 aprile 1891. Il finanziere, come indicato nell’atto di morte la cui registrazione fu autorizzata dal Tribunale Civile di Cagliari, morì il 6 luglio 1919 nel tentativo di salvare un collega che rischiava di annegare nel tratto di mare antistante la torre di Porto Corallo, all’epoca e fino agli anni ’60 sede della Guardia di Finanza.
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Per le schede biografiche dei singoli caduti si consiglia la lettura degli articoli: